di Alessandro Mastroluca

Per i suoi primi passi a Salerno, Franck Ribéry ha vissuto un arrivo da rockstar concluso alle 18 con un ingresso trionfale nel suo futuro stadio. Quasi ottomila tifosi della Salernitana l’hanno acclamato dagli spalti dell’Arechi che può contenere oltre 30mila spettatori. I suoi nuovi compagni gli hanno fatto la passerella d’onore. Dagli altoparlanti risuonava a tutto volume la canzone “Go West” dei Pet Shop Boys che è anche l’inno… del PSG al Parco dei Principi. L’ex marsigliese si è lanciato allora in una serie di palleggi e tocchi di classe tra i fumogeni e gli applausi dei tifosi (1)

La Salernitana inizia la sua terza stagione in Serie A in oltre cent’anni di storia. La prima risale al 1947-48, la successiva al campionato 1998-99. Allora la squadra allenata da Delio Rossi ottenne vittorie di prestigio contro Roma e Juventus ma non andò oltre il quindicesimo posto. In rosa c’erano un certo Gennaro Gattuso, l’acquisto più importante della squadra allora, Rigobert Song, rimasto pochi mesi prima di andare a Metz e poi a Liverpool, e Marco Di Vaio, futuro attaccante del Parma, della Juventus e del Monaco, autore di 12 gol in Serie A

Franck Ribery è l’undicesimo francese a giocare per la Salernitana. Il più conosciuto dei suoi predecessori è certamente l’ex giocatore della nazionale Jean-Pierre Cyprien. (…) La Salernitana è conosciuta in Italia soprattutto per i suoi tifosi, tra i più caldi e insieme più detestati della nazione. L’ostilità verso i vicini più celebri della Campania, il Napoli, è molto viva. La Curva Sud Siberiano (Siberiano è un antico ultrà del club) è riconosciuta per le coreografie creative e spettacolari, copiate in molti stadi (2). 

Tutti i dettagli, dall’ingaggio (1,5 milioni di euro a stagione) all’alloggio, tutto è stato negoziato negli ultimi giorni [prima della trattativa, NdT], con il giocatore sedotto dall’entusiasmo dei tifosi. Dalla fine del suo contratto con la Fiorentina, l’ex calciatore della nazionale francese (81 presenze, 16 gol) non ha mai smesso di allenarsi. L’ha fatto anche nelle strutture del Bayern Monaco con il suo amico Jérôme Boateng, passato al Lione nelle ultime ore di mercato (…). [Ribéry] conosce così la sua nona squadra diversa in una carriera in cui è passato da Boulogne a Monaco di Baviera, e in mezzo per Brest, Metz, Marsiglia o il Galatasaray. Il suo palmares conta nove titoli di campione di Germania, una Champions League vinta con il Bayern, un titolo di vice-campione del mondo con la Francia nel 2006 (3).

Francky goes to Hollywood

Appena posato il piede a Napoli, dopo aver percorso i quaranta minuti che separano la città adottiva di Maradona dalla sua nuova famiglia d’adozione, Ch’ti Franck è già in missione (…) Nel cuore della città gemellata con Rouen, Ribéry non inseguirà certo il Pallone d’Oro, non giocherà la Champions League, prenderà qualche schiaffo. Come i suoi nuovi tifosi, non sa in quale direzione andrà il club ancora di proprietà di Claudio Lotito, presidente della Lazio. Considerato che il regolamento della Serie A impedisce a una stessa persona di gestire due società nello stesso campionato, la questione di un nuovo acquirente rimane sul tavolo: senza una nuova offerta entro il 31 dicembre, la Salernitana sarà esclusa dalla Serie A. Francky non sa se la sua partnership sportiva con il possente centravanti Simy darà dei risultati, se questo capitolo sarà l’ultimo di una lunga e ricca carriera a cui dovrà prima o poi mettere fine. Ma dopo tutto, quando si ama l’avventura, tutto questo non è che letteratura. (4)

Nessuno avrebbe immaginato che il francese sarebbe davvero sbarcato qui. Ma “Il Professionista” resta sempre fedele ai suoi principi: il calcio prima di tutto. Così, quando i dirigenti del nuovo club gli hanno assicurato che sarebbe stato al centro del progetto tecnico, Francky “Il Magnifico” si è sentito sublimato. Come Zlatan Ibrahimovic, giocare solo per fare scena non gli interessa. Finché sarà, o almeno si sentirà, all’altezza, allora continuerà.

La Dolce Vita

Arrivare a Salerno, una città situata tra la costa amalfitana (a nord) e la piana del Sele (a sud), è qualcosa che può far sognare chiunque. Il giocatore [ha scelto] di prendere possesso della lussuosa villa “Marina d’Albori” accanto a Vietri sul Mare, un comune non distante da Salerno. Una villa con  piscina, evidentemente, ma comunque con un sentiero per scendere a mare e un sistema di sicurezza all’avanguardia. Dal sole al mare, dall’accoglienza degna di una rock star a una città romantica e affascinante: Ribéry prende gusto alla sua Dolce Vita. In questa sua decisione, la passione dei tifosi della Salernitana, sempre molto caldi, è stata determinante […] «Mi sento ancora bene – ha assicurato -, ho ancora molto da fare. Sento una grande passione, ho voglia di giocare a calcio e di aiutare la squadra. Quando l’essenza verrà a mancare, allora tornerò a casa. Ma non è ancora il momento. […] Io vivo per il calcio, se lo facessi solo per i soldi allora non sarei qui». Qui, a Salerno. La sua nuova casa. No, Franck Ribéry non è ancora “all’ultimo respiro” (5)

(1)F.Verdenet, «Ribéry enflamme la Salernitana en Italie», L‘Equipe, 7 settembre 2021 https://www.lequipe.fr/Football/Article/Ribery-enflamme-salernitana-en-italie/1283529

(2)N.Gourdol, «C’est quoi la Salernitana, le nouveau club de Franck Ribéry ?», 6 settembre 2021, https://www.lequipe.fr/Football/Article/C-est-quoi-la-salernitana-le-nouveau-club-de-franck-ribery/1283302

(3)Le Figaro, «Serie A : Ribéry s’engage avec le promu Salernitana (officiel)», 6 settembre 2021 https://www.lefigaro.fr/sports/football/italie/serie-a-ribery-s-engage-avec-le-promu-salernitana-officiel-20210906

(4)A.Chazy, «Ribery en charmante Campanie», So Foot, https://www.sofoot.com/a-salerne-franck-ribery-est-en-bonne-campanie-504028.html

(5)G.Maillard-Pacini, «Serie A: pourquoi Franck Ribéry a décidé de rejoindre la Salernitana”, Eurosport.fr, https://www.eurosport.fr/football/serie-a/2021-2022/serie-a-pourquoi-franck-ribery-a-a-decide-de-rejoindre-la-salernitana_sto8535090/story.shtml

Le cose belle si fanno sempre un po’ attendere … Come un gol al novantesimo

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