Da 84 anni lo stadio dell’FC Schweinfurt 05 si chiama “Willy-Sachs-Stadium”. Si spera che questo ora cambi. Poiché al nome è collegato un passato oscuro.

di Veit-Luca Roth, 11Freunde (03/11/2020) – Traduzione Gezim Qadraku

Chiunque si sia goduto almeno una volta il calcio a Schweinfurt, sa che una visita ad Ander-Kupfer-Platz 2 a Schweinfurt vale sicuramente la pena. La tribuna principale coperta può ospitare 860 spettatori e i posti in piedi intorno al campo sono circondati da tigli, che offrono ombra agli spettatori nelle calde giornate estive. Quando l’1.FC Schweinfurt 05 incontrerà l’FC Schalke 04 nel primo turno di coppa di martedì [match svoltosi il 3 novembre n.d.T], i tifosi di calcio davanti al televisore di casa non potranno godere di questa vista. A causa del Covid, la partita di martedì pomeriggio non si svolgerà nello stadio dei grandi sfavoriti, ma è stata spostata alla Veltins-Arena dello Schalke. Tuttavia, lo stadio del membro fondatore della seconda divisione ha un difetto: il suo nome.

Il Willy Sachs Stadium prende il nome dal suo fondatore Willy Sachs. Apparteneva alla famiglia Sachs, famosa e popolare a Schweinfurt. Ernst Sachs fondò la società Fichtel & Sachs e grazie alle sue invenzioni, rese Schweinfurt conosciuta in tutto il mondo come “città dei cuscinetti a sfera”. Anche il paesaggio urbano è stato plasmato da Ernst Sachs fino ad oggi. Donò alla città l’ex Ernst Sachs-Bad, che nel 2009 è stato trasformata in una galleria d’arte. Lo stadio Willy Sachs Stadium viene ereditato da suo figlio Willy, che a sua volta lo “regala” alla città. Quello che a prima vista sembra un aneddoto folcloristico, tuttavia, ha un passato oscuro.

Successo attraverso l’affiliazione al partito

Willy Sachs fu un dichiarato sostenitore del NSDAP [Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori, N.d.T] durante la presa di potere e negli anni successivi. Andreas Dornheim, professore all’Università di Bamberg, rivelò la stretta conoscenza di Willy Sachs con i leader nazisti nel suo libro SACHS – Mobilità e Motorizzazione: una storia aziendale. Willy era membro delle SA e fu trasferito nelle SS nel 1933. Nel 1936 Willy Sachs ottenne la cittadinanza onoraria della città di Schweinfurt. Gli fu conferita dal sindaco Ludwig Pösl, nominato dal NSDAP senza che fosse eletto. Il motivo fu la donazione del nuovo stadio alla città di Schweinfurt, che lo possiede ancora oggi.

All’inaugurazione dello stadio parteciparono numerosi politici di alto rango del NSDAP, tra cui il leader sindacale del Reich Konstantin Hierl, il governatore bavarese del Reich Franz Ritter von Epp, Gauleiter Otto Hellmuth, il leader delle SS Heinrich Himmler e il maresciallo del Reich Hermann Göring. Anche Adolf Hitler inviò un telegramma di congratulazioni. La vicinanza alla leadership nazista portò all’erede dell’azienda enormi vantaggi per la sua impresa di cuscinetti, visto che l’aumento della produzione in tempo di guerra gli regalò enormi profitti. Inoltre, i lavoratori forzati schiavizzati venivano brutalmente sfruttati nelle sue fabbriche. Dalla pubblicazione del libro, nel 2015, ci sono stati dei movimenti nel progetto di cambiare il nome dello stadio.

L’iniziativa di Schweinfurt contro l’oblio richiede una discussione

L’Iniziativa di Schweinfurt contro l’oblio preme da tempo per la ridenominazione dello stadio, soprattutto il suo portavoce Klaus Hofmann: «Vogliamo che finalmente inizi una discussione su questo punto. Questo è ciò che abbiamo cercato di ottenere per molti anni con argomentazioni, ma finora non ci siamo riusciti. O ovviamente non è stato voluto». Un recente studio sui retroscena della cittadinanza onoraria di Sachs dice: «Testimoni contemporanei riferiscono che prima si doveva firmare la domanda di ammissione [per entrare nel Partito nazista, n.d.R] e poi si veniva assunti». Willy Sachs pose così le basi per l’acquisizione dello Schweinfurt da parte del NSDAP e sostenne con forza la presa di potere.

Nuovo campionato, nuovo nome?

Com’è possibile che il nome Willy Sachs continui ad essere usato in modo apparentemente imparziale per la “casa” dell’FC Schweinfurt 05? «Si sentono voci critiche a questo proposito fin dagli anni ’70, ma fino ad oggi non c’è stata alcuna base scientifica per identificare chiaramente Willy Sachs come nazista, riferisce lo storico Prof. Andreas Dornheim» afferma Julia Stürmer-Hawlitschek, presidente della sezione locale SPD di Schweinfurt. «Una richiesta ufficiale non è ancora stata approvata dal consiglio comunale». Una mozione di questo tipo sarà presentata la settimana prossima da tutti i gruppi. La mozione propone di rinominare il Willy Sachs Stadium come Sachs Stadium e di revocare la cittadinanza onoraria della città di Willy Sachs.

È esattamente dove il procedimento si è bloccato nel passato. «La mozione dovrebbe assolutamente contenere entrambi i punti» dice Stürmer-Hawlitschek. Il problema è che, con la morte di Willy Sachs nel 1958, questo onore cessa di esistere. Ciononostante, Willy Sachs continuerebbe ad essere elencato come cittadino onorario. La revoca completa della sua cittadinanza onoraria è stata in definitiva un lavoro “di fino” che prima i richiedenti hanno dovuto superare.

Il nome Sachs appartiene a Schweinfurt

Anche da parte dei tifosi dell’FC05 c’è l’accordo per una ridenominazione. «Forse può essere combinato con una nuova partenza sportiva. Se verrà centrata la promozione nella terza serie, si potrebbe pensare a un nuovo nome nel corso di possibili lavori di ammodernamento dello stadio» dice un tifoso degli Schnüdel (die Schnüdel è il soprannome degli abitanti della città, N.d.T) alla Bavarian Broadcasting Company.

Il nuovo nome Sachs Stadium ha lo scopo di preservare il passato della Sachs a Schweinfurt, che non presenta solo i suoi lati oscuri. Schweinfurt deve molto al padre di Willy, Ernst Sachs, e alla sua azienda “Fichtel & Sachs”. Il nome Sachs deve commemorare anche i dipendenti dell’azienda, che resero possibile il successo di Ernst Sachs nei primi tempi e continuano a farlo ancora oggi.

Parte della richiesta è anche un segnale per attirare l’attenzione sul passato oscuro di Willy Sachs. Il nome Sachs non verrà dimenticato a Schweinfurt. Sulla tribuna in piedi sotto i tigli di Ander-Kupfer-Platz 2, il calcio si può godere di nuovo in modo disinteressato.

Le cose belle si fanno sempre un po’ attendere … Come un gol al novantesimo

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